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Home » STORIES » Un centro di specializzazione scientifico e tecnologico nell’ambito delle Geotecnologie
STORIES

Un centro di specializzazione scientifico e tecnologico nell’ambito delle Geotecnologie

21 February 2025 by Sara Lilliu
A San Giovanni Valdarno l’eccellenza del settore con programmi interdisciplinari e collaborazioni internazionali
L’edificio del Centro

Il Centro di Geotecnologie (CGT) dell’Università di Siena  è un polo di specializzazione scientifico e tecnologico all’avanguardia nell’ambito delle Scienze della Terra e delle loro molteplici applicazioni territoriali e ambientali, capace di integrare attività di formazione universitaria e post-laurea, ricerca scientifica e un forte impegno verso il territorio e la società civile.
Situato a San Giovanni Valdarno (Arezzo), forte di una natura interdisciplinare che coinvolge diversi dipartimenti universitari, il Centro opera attivamente in settori chiave quali il trasferimento tecnologico, lo sviluppo territoriale e la rigenerazione urbana, dedicando inoltre particolare attenzione alla divulgazione scientifica e al public engagement.
Il Centro ospita una biblioteca quale supporto alle attività di ricerca, consulenza e formazione – con numerose pubblicazioni a carattere prevalentemente geologico e geotecnologico, oltre che una miscellanea di lavori scientifici e cartografia dono di geologi di rilevanza nazionale e internazionale – e il Centro di Documentazione della Società Geologica Italiana che comprende riviste periodiche, volumi e carte geologiche ricevute in scambio da associazioni e società scientifiche corrispondenti, sia italiane che estere.

Prof. Riccardo Salvini

“Nel quadriennio 2020-2024 il CGT ha potenziato il percorso di formazione universitaria, con una particolare attenzione all’area geologica” – spiega il prof. Riccardo Salvini, presidente del Centro – “sia per quanto riguarda le attività svolte in presenza dai nostri docenti che tramite l’ampliamento dell’offerta a distanza, grazie ad un rafforzamento ed una rivalorizzazione dell’esperienza derivata dalla pandemia Covid-19”. Nell’anno accademico 2024-2025 è stato inoltre attivato il Corso di Laurea ad Orientamento Professionale in Tecnologie per l’Ambiente, le Costruzioni e il Territorio (TACT), “ulteriore dimostrazione di come il Centro sia recettivo alle innovazioni ed alle istanze delle parti sociali” – ha aggiunto il docente.

Cruciale per l’attività del CGT si dimostra anche la presenza del Collegio universitario con i suoi 27 appartamenti destinati alla residenzialità di

Il Collegio

studenti e personale di Ateneo e di altre Università in convenzione che svolgono attività istituzionali di ricerca ed innovazione scientifica e tecnologica in Valdarno e nelle province di Arezzo e Firenze. Il Collegio universitario garantisce un modello residenziale in grado di aumentare l’attrattività del CGT sia in termini di offerta formativa che di ricerca. A partire dal 2022 il Collegio ospita inoltre docenti e studenti partecipanti al Double Degree Program con la Wenzhou University in Cina.

Per quanto riguarda la formazione post-laurea e la ricerca, negli ultimi 4 anni il CGT ha ospitato 20 master con un totale di 114 iscritti e 5 Corsi di Aggiornamento Professionale con 38 studenti. Sono state attivate 38 borse e selezionati 6 assegni di ricerca. Dieci studenti hanno svolto il loro periodo di Dottorato di Ricerca presso il Centro di Geotecnologie. All’attivo, il Corso di Laurea TACT ha registrato 25 iscritti su 25 posti disponibili.

Formazione in aula

“Negli anni il Centro – racconta Salvini – ha contribuito alla creazione di un piccolo cluster di imprese nel settore delle geotecnologie: CGT spin-off nel 2010, GeoExplorer impresa sociale nel 2014, CGT spin-off impresa sociale nel 2016 e CGT Engineering sempre nel 2016: queste aziende sono state costituite come spin-off-start-up accademici, contribuendo all’autoimprenditorialità dei giovani ricercatori afferenti al Centro”. “Un momento significativo per lo sviluppo industriale si è concretizzato nel 2017 con la stipula di un accordo tra il gruppo di ricerca del CGT e le sue società spin-off e la nascita del Laboratorio di ricerca congiunto per le geotecnologie applicate all’ambiente (LCG). Tale accordo – evidenzia il Prof. Salvini – ha ulteriormente rafforzato il legame tra il mondo della ricerca universitaria e il tessuto imprenditoriale”. Il laboratorio ha visto nel 2021 un’evoluzione importante con la riconferma della partecipazione di GeoExplorer impresa sociale e CGT Engineering, e l’ingresso di una nuova realtà, GecLab Srl. “In questa formula rinnovata – spiega Salvini – il Laboratorio rappresenta una piattaforma strategica per la conduzione di ricerche avanzate e applicate nei settori chiave della geotecnica, dell’idrogeologia, della geofisica, della geologia ambientale e della geomatica. L’obiettivo primario rimane lo sviluppo di soluzioni innovative per il monitoraggio del territorio e dell’ambiente, facendo leva su tecnologie all’avanguardia. L’importanza della collaborazione risiede nella capacità di favorire un flusso continuo di conoscenze e competenze tra l’Università e le aziende del settore. Questo scambio non solo stimola l’innovazione e il trasferimento tecnologico, ma rappresenta anche un’opportunità concreta per l’inserimento professionale di giovani formati all’interno dei master erogati dal CGT”.

“I nostri ricercatori partecipano a numerosi progetti di ricerca nazionali e internazionali – sottolinea il professore – come, ad esempio, iniziative focalizzate sul monitoraggio della stabilità dei versanti mediante tecniche innovative di telerilevamento e progetti volti alla riqualificazione di aree urbane attraverso interventi di ingegneria naturalistica. Sono anche autori di varie attività di produzione scientifica: dal 2020 sono state redatte 27 pubblicazioni scientifiche su riviste internazionali che spaziano dalle analisi di stabilità dei versanti al monitoraggio del territorio e si contano anche 21 partecipazioni ai congressi”.

Tra i progetti di ricerca ancora in corso per l’anno 2025, si segnalano “SPACEitUP” in accordo con l’Università degli Studi di Trento – nell’ambito degli interventi previsti nel PNRR 2024-2026 – e “TUS:CAN” 2023-2025, con la partecipazione di un ricercatore del Centro di Geotecnologie all’Evento Internazionale “SPIE Sensors+Imaging”.

Formazione all’esterno

Il CGT svolge una significativa attività conto terzi il cui volume di fatturato nel periodo 2020-2024 è intorno ai € 140.000 annui (a fronte di un volume totale di circa € 240.000 annui comprensivo delle attività istituzionali). Le attività del Laboratorio Congiunto hanno un volume di fatturato intorno a € 800.000 annui. Presso il Centro vengono regolarmente svolti i corsi di apprendistato e professionalizzanti delle Agenzie Formative del territorio (ENFAP, Assoservizi, Toscana formazione, ecc.). Gli spazi del Centro vedono la regolare presenza degli Istituti scolastici del Valdarno che svolgono le loro attività curriculari e degli Enti locali, in particolare il Comune di San Giovanni V.no e l’Azienda Sanitaria Locale, che scelgono il CGT come luogo di elezione per eventi culturali e di formazione.

“La proficua collaborazione con gli Istituti scolastici del territorio si è concretizzata con i Licei Giovanni da San Giovanni – spiega Salvini – tramite un nuovo accordo stipulato per l’anno scolastico 24/25 con l’obiettivo di potenziare le competenze scientifico-culturali STEM degli studenti del Liceo nel contesto universitario. In forza di questo accordo gli studenti possono svolgere le loro attività didattiche curriculari presso tre aule universitarie del CGT e vivere momenti di approfondimento con i ricercatori dell’Università di Siena attraverso momenti progettati ad hoc”.

A partire dal Giugno 2022, in virtù dell’Accordo Quadro di Ricerca tra il CGT e l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), è stata istituita presso il Centro una sede distaccata dell’INGV, al fine di rafforzare la collaborazione tra i due Enti. La collaborazione scientifica riguarda molteplici attività di acquisizione ed elaborazione dei dati geofisici e geomatici in particolare nei bacini estensionali dell’Appennino e nell’area dei Campi Flegrei. La collaborazione si attua con una unità di personale INGV distaccata permanentemente presso il CGT e, contemporaneamente, la presenza a San Giovanni Valdarno di dottorandi, assegnisti e borsisti impegnati su temi comuni di ricerca.

“La vivace presenza del CGT ha anche permesso in questi ultimi anni – racconta Salvini –  di rendere protagonista il centro storico del Comune di San Giovanni Valdarno della Bright-Night, coinvolgendo nelle attività dimostrative studenti e insegnanti degli istituti scolastici, aziende locali, INGV, il Museo Nazionale dell’Antartide di Siena e anche alcuni docenti del Corso di Laurea in Lingue per la Comunicazione interculturale d’impresa”. “I numeri dell’evento sono sempre stati significativi – conclude – con circa 35 attività all’anno per un totale di oltre 1000 partecipanti, in particolare studenti tra gli 8 e i 18 anni, e molti altri interessati alle attività degli stand e alle varie dimostrazioni”.

Tags:ambiente geotecnologie INGV public engagement rigenerazione urbana scienze della terra trasferimento tecnologico

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