L’ Università di Siena nutre fin dalla sua nascita nel 1240, un profondo, consolidato rapporto con la città di Siena, assumendo da un lato il ruolo di soggetto depositario della cultura e della conoscenza e dall’altro aprendosi ad accogliere gli stimoli e le esigenze provenienti dalla città. Ne è testimonianza la dislocazione geografica delle sedi universitarie all’interno della cosiddetta “città campus”. Inoltre, nell’articolo 2 dello statuto si legge che l’Università di Siena è un’istituzione pubblica che: [ … ] cura la divulgazione scientifica, valorizzando anche le istanze provenienti dal suo territorio di riferimento; promuove e favorisce le attività culturali, ricreative e sportive del corpo studentesco e di tutto il personale universitario.
L’Università di Siena ha da sempre posto grande attenzione al coinvolgimento della cittadinanza e al benessere delle comunità che la circondano.
In questo contesto, già dal 2016 l’Università di Siena ha promosso a fianco di altre istituzioni cittadine, tra le quali il Comune di Siena e la Fondazione Monte dei Paschi di Siena numerosi progetti aventi lo scopo di creare efficaci forme di coordinamento, e mettere a punto procedure di collaborazione in materia di risorse, competenze e potenzialità già presenti sul territorio, per la definizione di azioni finalizzate a valorizzare e promuovere, in Italia ed all’Estero, Siena come Città a misura di giovani. Ciò ha dato luogo nell’anno 2019 al progetto “Siena Città Aperta ai Giovani. La città luogo di incontro e contaminazione culturale per la generazione 4.0”.
Nel 2020 il progetto è stato rinnovato con la denominazione: “Siena, città aperta. La città e i suoi teatri: luoghi fisici e reali di inclusione e welfare” dedicato all’utilizzo dei linguaggi creativi della prosa, della musica e della danza da parte degli artisti presenti sul territorio senese per la creazione di opportunità innovative di socializzazione e di integrazione destinate alla comunità di riferimento.
In questo ambito molti docenti dell’Università di Siena hanno collaborato agli eventi denominati Studium, dialoghi tra i docenti dell’Università di Siena, gli studenti e i cittadini secondo una logica assolutamente trasversale e interdisciplinare sui temi più importanti e attuali della ricerca, dell’informazione e dello studio di quel momento storico, come ad esempio: Scienza e Anti scienza
– Ma la terra è piatta?; Vaccini; Fake News; Economia circolare; Filosofare; 200K di Storia; Il linguaggio della Musica tra tradizione e innovazione.
A causa della pandemia, nel 2020 la versione digitale Virtual Studium si è articolata in più di 80 incontri sulle piattaforme Instagram, Facebook, Youtube, a cadenza giornaliera, durante i quali gli studenti coinvolti nel macro-progetto USiena Campus hanno parlato con i docenti provenienti da diversi dipartimenti dell’Ateneo e analizzato i vari aspetti connessi al dilagare dell’epidemia da Coronavirus.
Nel contesto di Siena Città Aperta, negli anni 2019, 2020 e 2021 l’Università di Siena ha offerto ai propri studenti una attività teatrale denominata Prometeo scatenato, in collaborazione con EGUM Teatro. Il progetto, oltre ad offrire un laboratorio teatrale agli studenti, ha avuto il merito di offrire occasioni di scambio con la cittadinanza e di evidenziare l’importanza della divulgazione scientifica. Nel corso dell’anno 2021, non potendosi realizzare uno spettacolo dal vivo è stato girato un film in collaborazione con il Prof. Telmo Pievani, biologo dell’Università di Padova, dal titolo: Darwin on the beach. Prometeo scatenato 2021. Darwin, l’evoluzione umana e l’impatto sull’ambiente. Il video è visionabile al link https://www.youtube.com/watch?v=Po2l5Ld1MGk.
Il Prometeo scatenato si è ulteriormente sviluppato nel 2022, dando luogo ad un grande spettacolo teatrale realizzato presso il Teatro cittadino dei Rinnovati.
A partire dal 2022, grazie alla consapevolezza acquisita negli anni precedenti sui bisogni e le istanze provenienti dal territorio e non solo dagli studenti universitari, l’Università di Siena ha assunto il ruolo di linea guida culturale delle attività di Welfare Culturale, lavorando fianco a fianco con la Fondazione Monte dei Paschi di Siena e con il Cultural Welfare Center di Torino, promuovendo e sostenendo anche grazie alle proprie risorse il progetto denominato CH – Community Hub Culture Ibride, https://cultureibridecommunityhub.it/, con il fine di favorire una sperimentazione cittadina sui temi dell’innovazione sociale e del welfare culturale, da intendere come modello integrato di promozione del benessere e come risorsa trasformativa per un nuovo welfare territoriale. Il CH nasce come un laboratorio permanente di progettazione partecipata e di animazione socio-culturale, che agisce in logica di rete attraverso un coinvolgimento costante ed eterogeneo delle varie realtà del territorio.
Parallelamente, l’Università di Siena aveva avviato dal 2019 un progetto per garantire un’offerta formativa integrativa a quella curriculare e orientata all’acquisizione da parte degli studenti di competenze trasversali, soprattutto sul piano comunicativo e relazionale, che ne completino la formazione e permettano un loro inserimento più agevole nel contesto sociale e del lavoro, formalizzando e certificando l’acquisizione di tali competenze, attraverso l’assegnazione di “open badge”. La possibilità di consegnare tali certificazioni ha reso ancora più forte il contributo dell’Università di Siena nell’attivare percorsi di crescita culturale del territorio.
Da questo momento in poi le attività di coinvolgimento della cittadinanza nei progetti culturali si sono rafforzate creando occasioni di formazione per il pubblico al fine di promuovere un accrescimento culturale certificabile su temi trasversali e interdisciplinari. La possibilità di ottenere gli Open Badge sui progetti offerti da Unisi è stato esteso a tutta la cittadinanza.
Fin dalle attività di Siena Città Aperta e ancor di più nella fasi del Community Hub Culture Ibride, l’Università di Siena ha effettuato importanti investimenti si in termini finanziari che di know-how e risorse umane, attivando una linea di finanziamento giovanile che, a partire dal 2023 si è integrata con quelle messe a disposizione dalla Fondazione Monte dei Paschi di Siena, prevedendo la costruzione di percorsi di sperimentazione e di interventi in grado di coniugare soluzioni culturali e problemi/domande sociali, mediante il rafforzamento di alleanze di rete tra attori istituzionali, sociali e culturali e l’attivazione di programmi progettuali e/o laboratoriali che propongano un rapporto proficuo tra Arte, Cultura, Sport e Salute e Ben-essere nonché favorire una maggiore coesione sociale, processi di inclusione di comunità emarginate e/o di, gruppi vulnerabili e fragili, e la lotta alle diseguaglianze sociali.
La maggiore innovazione del progetto è stata che le attività della “linea di finanziamento giovanile” non sono state pensate e progettate esclusivamente per gli studenti universitari, ma hanno offerto la possibilità di partecipazione non solo ai propri studenti, ma anche al pubblico, cittadini, studenti delle scuole secondarie, e, laddove i progetti lo consentissero, soggetti fragili.
Inoltre, grazie agli investimenti fatti dall’Università di Siena e dalla Fondazione MPS, la partecipazione alle attività è stata completamente gratuita sia per gli studenti che per il pubblico.
A fianco della call per il pubblico e per gli studenti, l’Università di Siena ha aperto una call interna rivolta a docenti e personale tecnico e amministrativo per partecipare alle progettualità in termini di competenze personali, derivanti dalla propria attività di ricerca scientifica, ecc.
I progetti hanno consentito a studentesse e studenti di partecipare alla vita del territorio mediante percorsi artistici e culturali finalizzati a promuovere la crescita personale, stabilire nuove relazioni, acquisire competenze trasversali, e molto altro.