L’Università di Siena mette in campo l’expertise del team del dipartimento di Biotecnologie mediche
Oltre cinquanta ricercatori, rappresentanti delle community di pazienti e partner industriali da diversi paesi europei hanno dato ufficialmente il via nelle scorse settimane al progetto VIROMARKERS, un’ambiziosa partnership di ricerca intersettoriale pubblico- privata a guida italiana a cui partecipa l’Università di Siena.
Supportato dalla Innovative Health Initiative Joint Undertaking (IHI JU) e dai suoi membri, VIROMARKERS riunisce virologi, clinici, pazienti, bioinformatici ed esperti del settore di alto livello da tutta Europa per definire e convalidare biomarcatori che possano rivoluzionare l’assistenza a persone con infezione da HIV, virus dell’epatite D (HDV) e citomegalovirus (CMV).
L’obiettivo è migliorare il monitoraggio della risposta al trattamento, ottimizzare le strategie terapeutiche e fornire una comprensione più approfondita della progressione della malattia negli individui immunodepressi. Il progetto è strutturato attorno a più aree di lavoro (WP), ognuna delle quali mira allo sviluppo di specifici biomarcatori.

“Il team di ricerca dell’Ateneo senese – spiega il professor Maurizio Zazzi, professore di Microbiologia presso il dipartimento di Biotecnologie Mediche dell’Università di Siena, che guida il gruppo – è leader del WP1 che si occupa di sviluppare un metodo bioinformatico per stimare l’attività di anticorpi monoclonali anti-HIV nei confronti delle varianti virali basandosi sulla sequenza della proteina virale bersaglio gp120. Inoltre il nostro gruppo è anche task leader all’interno del WP3 per la valutazione del livello ematico di HIV DNA totale e intatto come indicatore predittivo dell’efficacia della terapia antivirale”.
Fanno parte del team di ricerca dell’Ateneo senese Francesco Saladini e Ilaria Vicenti, entrambi ricercatori a tempo determinato, e i PhD students Lia Fiaschi, Niccolò Bartolini, Ilenia Varasi e Chiara Paletti.
“Gli anticorpi monoclonali capaci di bloccare molte varianti di HIV, indicati come broadly neutralizing antobodies o bNAb – spiega il professor Zazzi – hanno il potenziale per colmare lacune significative nel trattamento e nella prevenzione dell’infezione da HIV. Rappresentano una nuova classe di terapie efficaci nel caso di virus resistente ad altri farmaci convenzionali, nonché per coloro che cercano di ottimizzare il loro trattamento passando da terapia da assumere quotidianamente ad opzioni a lunga durata d’azione. Tuttavia, è fondamentale tenere nella massima considerazione la variabilità del virus e garantire che vengano selezionati i bNAb appropriati per il ceppo virale specifico. È qui che entra in gioco VIROMARKERS, integrando virologia, bioinformatica e apprendimento statistico (o intelligenza artificiale) per guidare la scelta dei bNAb”.

“Il WP3 – prosegue Zazzi – è focalizzato invece sulle quantificazioni virali come biomarcatori diagnostici per la gestione delle infezioni croniche nelle popolazioni immunocompromesse. L’obiettivo di questo WP è convalidare CMV-RNA e TTV-DNA come indicatori precoci di infezione o riattivazione dell’infezione da CMV nei pazienti riceventi di trapianto di midollo; nonché di convalidare HIV-DNA come indicatore della ripresa della replicazione virale in persone sotto terapia efficace”.
Integrando competenze scientifiche e innovazione industriale, il progetto è destinato a fornire soluzioni non solo scientificamente solide, ma anche pratiche trasferibili nel mondo reale dell’assistenza sanitaria. Integrando ricerca accademica e industria, VIROMARKERS aprirà la strada a nuovi strumenti diagnostici che migliorano la precisione, guidano le decisioni di trattamento e, in definitiva, migliorano i risultati per i pazienti. I risultati del progetto saranno resi disponibili alla comunità scientifica, agli enti regolatori e agli operatori sanitari, garantendo un’adozione diffusa di biomarcatori convalidati nella pratica clinica a beneficio della società.
Il progetto Viromarkers è supportato dalla Innovative Health Initiative Joint Undertaking (IHI JU) con GA n. 101194735. La IHI JU riceve supporto dal programma di ricerca e innovazione Horizon Europe dell’Unione Europea e da COCIR, EFPIA, Europa Bío, MedTech Europe, Vaccines Europe e Roboscreen. Il costo totale del progetto è di € 4.358.845,00 con un contributo UE di € 2.329.503,75 e un contributo da parte dei partner industriali del valore di € 2.029.341,25.
Per maggiori informazioni sul progetto: www.viromarkers.eu – https://cordis.europa.eu/project/id/101194735

